Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

ABOUTINDIA
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Big India Large Numbers

I grandi numeri vanno di moda ultimamente, ma l’India ha i grandi numeri nel DNA! Scopriamoli tutti (o quasi)

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Si sa che l’India, noto anche come sub-continente, ha per tradizione e per vocazione i grandi numeri dalla propria parte.
Anni fa, all’inizio di questo viaggio alla scoperta del mondo indiano, ad esempio avevamo scritto della incredibile varietà di linguaggi, e poi, in altri articoli, abbiamo citato nuovi numeri, non meno stupefacenti.

Ad esempio qualche settimana fa abbiamo raccontato di Sanchi, stupenda meta di viaggio nella quale si possono ammiarre ancora oggi circa 50 monumenti, fra i quali tre stupa e alcuni templi, che sono inseriti dal 1989 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

 

Ma quali grandi numeri ha ancora in serbo per noi l’India?

 

Sicuramente più di quelli che potremmo scrivere in un articolo, ma azzardiamo una top-ten.
Nella quale spaziamo dall’arte, alla geografia, alla storia e a molto altro.
Leggere per credere!

 

10. Al decimo posto troviamo le 30 grotte di Ajanta

Dipinte fra il secondo e il sesto secolo d.C., si affacciano sul Waghore River, alcune sono chiuse e in altre occorre togliersi le scarpe per visitarle. Una preziosa testimonianza del culto buddhista.

 

9. Senza farlo apposta, al nono posto ci aspettano i 99 bastioni di Jaisalmer
Il forte di Jaisalmer, realizzato in arenaria di colore giallo, è una fra le più grandi città fortificate del mondo, e fra quelle meglio conservate, cosa non da poco soprattutto pensando che è stata edificata nel 1156 d.C.

 

8. Con tre cifre, e da qui le cose si fanno serie, i 150 km di lunghezza del lago Pangong Tso
Disteso a cavallo del confine tra India e Cina, questo specchio d’acqua è insolito anche per la mancanza di villaggi lungo tutto il suo perimetro.

 

7. 800 kg d'oro che coprono il Vishwanath Temple, a Varanasi
Il Vishwanath Temple dedicato a Shiva, fu costruito nel 1776 e nella prima metà dell’800 il maharaja Ranjit Singh di Lahore offrì  800 chili d’oro, che vennero utilizzati per realizzare la torre e la cupola dell’edificio

 

6. Le 872 statue nel tempio Kandariya-Mahadev
Il tempio fa parte del complesso di templi del Khajuraho, dove mille anni fa furono edificati circa 85 templi. Oggi se ne possono ammirare solo 25, quelli che sopravvissuti alle distruzioni operate dai seguaci di altre religioni. Di queste 872 statue, le 646 presenti nella parte esterne sono decisamente prive di pudore.

 

5. Sopra al migliaio troviamo la produzione media di lungometraggi made in Bollywood
Quindi non chiedeteci di realizzare il “Morandini” del cinema indiano.

 

4. I 3.700 monumenti di Hampi
Le rovine di Hampi sono qualcosa di irreale oltre che di innumerevole, con giganteschi blocchi di granito abbarbicati su colline che si estendono per chilometri.

 

3. 8.586 i metri (s.l.m) del monte Kangchenjunga
Montagnola (si fa per dire) che si trova al confine tra il Nepal e lo Stato indiano del Sikkim e che, con questi numeri, è la terza vetta più alta del mondo.

 

2. “Solo” 20.000 operai per costruire il Taj Mahal
E vent’anni di lavoro, di cui solo otto per l’edificio principale, durante i quali giunsero operai e artigiani da vari paesi dell’Asia Centrale; alcuni artigiani giunsero anche dall’Europa, per completare le decorazioni e gli intarsi in marmo.

 

1. 25.000 fedeli, quelli che possono entrare nella moschea di Jama Masjid, Old Dehli
Jama Masjid, la moschea che domina su Old Dehli, è la più grande d’India; vale la pena salire i 121 gradini del minareto meridionale, dalla cui sommità è possibile ammirare la struttura urbanistica della città, progettata nel 1912 da Sir Edwin Lutyens.

 

Ed ecco i luoghi della nostra curiosa top ten su una pratica mappa!

 


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