Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

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Il ritorno della tigre

C'erano un volta tante tigri, poi arrivarono re annoioati, cacciatori esaltati e bracconieri senza scrupoli e la tigre rischiò di scomparire. Ma oggi sta ritornando a popolare le foreste...

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Metà delle tigri del mondo vivono in India. Il felino a strisce dagli occhi ammagliatori e il corpo possente è un antico abitante di questa terra: le prime tigri sono scese in India dall’Asia settentrionale circa dodici mila anni fa, quando l’avanzare del ghiaccio rese inospitali le zone dove abitavano. Poi si sono diffuse in tutto il sub continente.


Purtroppo però non esiste alcun diritto di anzianità di coccupazione del territorio per gli animali, che hanno rischiato di essere anche tra le prime specie a scomparire dal subcontinente. Nonostante siano uno dei simboli dell’India e l’animale cavalcatura dell’amata dea Durga.


Ci sono però buone notizie: non solo si è scongiurata la previsione dell’estinzione della tigre con il finire del secondo millennio, secondo l’ultimo censimento il numero della popolazione felina in India è in leggera e incoraggiante crescita.
Dai 1706 esemplari contati nel 2010 a 2226 nel 2014 (il numero è indicativo, ricavato dai dati raccolti con le telecamere nascoste e altri avvistamenti).
C’è ancora speranza per la sopravvivenza di questi splendidi ed elusivi animali.


La crescita della popolazione si deve alle politiche di conservazione della National Tiger Conservation Authority, creata dopo che una relazione scandalo aveva rivelato la completa scomparsa delle tigri dalla famosa riserva del Sariska Park nel 2004 e il palese fallimento del Project Tiger voluto da Indira Gandhi nel 1973.


Indira Gandhi aveva a suo tempo fatto molto per scongiurare l’estinzione delle tigri minacciate dalla scomparsa delle foreste e da secoli di caccia selvaggia, per esempio creò i primi nove parchi e ne rese illegale la caccia.
I primi a introdurre lo sport della caccia alla tigre su larga scala in India furono gli imperatori Moghul, seguiti da una folta schiera di variegati maharaja di diversi stati, una copiosa brigata di re, governanti, amministratori e nobili inglesi e, subito dopo l’indipendenza, chiunque avesse voglia di un trofeo da portarsi a casa. Oggi il nemico delle tigri numero uno è il bracconiere, alla ricerca di denti e altre parti da vendere per la medicina tradizionale cinese.


La riorganizzazione del personale forestale, la dotazione di migliori apparecchiature e armi, la creazione di corridoi che permettono alle tigri di migrare da un parco a un altro per trovare nuovi territori in cui insediarsi e procreare, stanno funzionando. Il numero delle tigri sta aumentando.

Oggi è possibile andare in uno dei 45 parchi nazionali e, se si è discretamente fortunati, avvistare un felino nel suo ambiente naturale. Consultate l’infografica in questa pagina per sapere quali sono gli stati dell’India dove vivono più tigri e quali stanno facendo un buon lavoro per la sua preservazione.


Il parco che a noi ha portato maggior fortuna e dove siamo riusciti più di una volta ad avvistare il felino è il Nagarhole National Park, nel sud del Karnataka, vicino ad altri due importanti parchi -il Bandipur e Madumalai National Park.

Nel parco si accede tramite safari operati dalla forestale tramite jeep e pulmini. Ci sono due safari al giorno, la mattina presto e la sera.


La foresta è meravigliosa, non solo per la presenza delle tigri. Si dice che l’UNESCO stia considerando di inserirlo tra i siti patrimonio dell’umanità. Dista circa 50 km da Mysore e si estente per 640 km quadrati.





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