Abbiamo avuto il piacere di presentarlo in passato fra le nostre pagine, e anche quest'anno dedichiamo spazio al festival River to River.
La manifestazione, che avrà luogo a Firenze dal 7 al 12 dicembre, giunge quest'anno alla diciassettesima edizione.
Prossima dunque alla maggiore età, questa rassegna conta ormai su una solida esperienza per la parte organizzativa, e si contraddistingue per la capacità di curiosare fra i "fotogrammi" prodotti sul suolo indiano, realizzati da cineasti che hanno mosso i primi passi in una industria cinematografica diversa, per colore e sapore, da quella italiana.
Ma non solo film, perchè l'India è raccontata nelle sale di R2R sotto forme espressive diverse.
Per iniziare, il 7 dicembre sarà proiettato dopo la cerimonia di apertura il film Newton, del regista Amit Masurkar, candidato indiano agli Oscar 2018.
Una commedia che racconta le vicende di Newton, responsabile di un seggio elettorale nel mezzo della giungla, che cerca in tutti i modi di portare a termine le operazione di voto in modo onesto ed esemplare. In mezzo a numerosi disagi, ostacolato da colleghi e funzionari e accanto a membri delle forze dell'ordine svogliati.
La proiezione si terrà in lingua originale, previsti sottotitoli in italiano e in inglese.
Per l'evento sarà presente il produttore Manish Mundra.
Nei giorni successivi, il programma della manifestazione vedrà alternarsi nuove produzioni Made in India, sia lungometraggi sia cortometraggi, oltre a film che sono da anni cult movie.
Fra le nuove produzioni ci piace ricordare, nell'attesa di scoprirli sul grande schermo, il film Shab (The Night) diretto da Onir, regista che sarà presente alla proiezione durante il festival. Pellicola che racconta le storie, le ambizioni e i vizi di persone che intrecciano le proprie vite fra le strade e il caos di New Delhi.
Interessante sembra essere Angamaly Diaries di Lijo Jose Pellissery, vicenda ambientata nel mondo delle gang che si contendono le strade della pittoresca città che intitola il film. Si cimentano alla loro prima prova attoriale ben 85 (ottantacinque) attori, spinti in questa prima esperienza da una colonna sonora che da ritmo e velocità alla sceneggiatura.
Fra i cortometraggi, diverse interpretazioni di quelli che sono i colori e i mood indiani.
Kajal di Paakhi A. Tyrewala, 2016. The Machine di Tathagata Chatterjee, 2017. Vaarasa di Shreyas Chougule, 2017...
Sono solo alcuni delle produzioni che saranno proiettate durante la rassegna in versione originale, sottotitolata in italiano e in inglese.
Fra i film di culto citiamo East is East, pellicola di britannica di successo datata 1999, in cui recita Om Puri, scomparso all'inizio dell'anno.
Oltre a Gandhi, biopic sul Mahatma Gandhi firmato da Sir Richard Attenborough. Il film, prodotto nel 1982 è interpretato da Ben Kingsley e vinse ben otto premi Oscar.
Incentrato sulla figura del Mahatma il documentario Quel giorno – morte di Gandhi. Alla proiezione, della durata di circa 40 minuti, seguirà una conversazione dal titolo Oltre il mito. Cosa resta del Mahatma oggi durante la quale interverranno e dialogheranno con il pubblico alcuni esperti di cultura e società indiana.
Non mancano le fiction in questa edizione del festival fiorentino.
Domenica saranno proiettati gli episodi 5 e 6 della prima stagione di It’s not that simple, web serie prodotta da Viacom18.
Questa serie ci interessa perchè tratta un tema spesso descritto e dibattuto, anche in AboutIndia.
Come recita il titolo, il matrimonio... non è così semplice.
Forse in ogni parte del mondo, ma in India ancor di più.
Monika Shergill, responsabile dei contenuti di Viacom18 ha dichiarato: “Il contenuto digitale deve controllare di essere correlato allo spettatore. Le relazioni e i matrimoni in India stanno attraversando un cambiamento dinamico dalla classica interpretazione a cui siamo abituati. Abbiamo davvero voluto dare un’occhiata più approfondita ai matrimoni urbani nel 2016 con tutte le loro pressione e sfide… perché in fin dei conti, il matrimonio è l’unica scelta che cambia la vita, in meglio o in peggio, davvero non è cosi semplice”.
Insomma, non mancheranno le occasioni per farsi rapire dalle scene e dalle musiche, o dai dialoghi e dai silenzi, per entrare ancora una volta, o forse con più consapevolezza, nelle pieghe di una società ora lontana dalla nostra sponda del fiume, ora vicinissima.
Noi, da parte nostra, auguriamo buona visione!
Per il programma dettagliato si rimanda al sito ufficiale River to River - Florence India Film Festival.
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