Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

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Il segreto dello sguardo indiano

Video ricetta per preparare a casa il kajal, la crema nera che le indiane applicano per avere occhi profondi e sani.

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Occhi da cerbiatta, occhi da pesce -non è un insulto ma un grande complimento, si intende occhi allungati dalla forma a pesce, come quelli della dea Minakshi (min=pesce, akshi=occhi). Occhi grandi, scuri, profondi e sottolineati da ciglia folte e ricurve: così sono gli occhi che piacciono agli indiani e che, effettivamente, si incontrano ogni giorno per strada. Che invidia! Ci sono, per fortuna, anche i trucchi. L’India ne usa uno da secoli: il kajal, una passata e lo sguardo ammaliante e caldo sarà vostro.
Esistono numerosi kajal o kohl in commercio in India, in polvere da inumidire, della consistenza di una crema in piccole scatole, a forma conica o in matita (buoni sono quelli naturali della Lotus, Himalaya e VLCC). Ma, sostengono le donne indiane, non c’è nulla di meglio del kajal fatto in casa. Una ricetta semplice, senza piombo o altre sostanze chimiche spesso presenti nei prodotti sul mercato.
Vi presentiamo la ricetta base nel video in copertina, da realizzare a casa vostra. Le donne indiane apportano varianti per ottenere kajal più profumati e curativi, ve ne suggeriamo alcuni di seguito. Si ritiene infatti che il kohl protegga gli occhi dal sole e dalle malattie, e che abbia il potere di allontanare le energie negative e il malocchio. I bambini indiani hanno spesso gli occhi cerchiati di nero e una macchia sul volto, qualche mamma sostiene che sia per bellezza, altre che sia per scaramanzia: sciupando la perfezione naturale si allontana l’invidia che attira il malocchio. Quasi tutte preferiscono affidarsi alla tradizione e preparare a casa il kajal per i figli, ecco come:


Ingredienti:
Olio di ricino (o sesamo) per il lumino; ghee (vedi la ricetta) o olio di mandorla; un piatto metallico (meglio se di ottone); lampada di argilla.
Opzionale: Pasta di sandalo o estratto di pianta dalle proprietà curative (in India spesso l’astolnia)

Il kajal si ottiene annerendo una superficie metallica su una lampada a olio (solitamente olio di ricino).
Per ottenere un kohl dalle proprietà rinfrescanti e curative immergete un quadrato (10 cm circa di lato) di mussolina naturale in pasta di sandalo e/o essenze di piante curative (quelle usate in India sono  difficilmente reperibili in Italia, potete sperimentare con quelle italiane seguendo i consigli di esperti erboristi-scriveteci le vostre scoperte). Lasciate asciugare per un giorno intero in ombra, quindi arrotolate la stoffa a formare lo stoppino per la lampada.
Accendete la lampada a olio sotto un piatto di ottone, posto su un piedistallo per consentire la circolazione dell’aria. Lasciate bruciare completamente lo stoppino. Il fumo nero si deposita sulla superficie metallica. Togliete dal fuoco e, quando si è raffreddato, grattate via il nero con un cucchiaino depositandolo in un contenitore metallico. Aggiungete alcune gocce di ghee o olio di mandorla e mischiate fino a ottenere una pasta morbida e densa: il kajal è pronto all’uso.
Le indiane lo applicano con la punta del dito, tracciando una linea spessa che tende ad allargarsi con il passare del tempo.
Conservate lontano da fonti di calore per un periodo non troppo lungo.


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