Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

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Primi passi in Tamil Nadu tra miti, dei e atmosfere coloniali

Un itinerario ad anello da percorrere preferibilmente con una macchina privata, da Chennai verso l'interno per poi scoprire la storia lungo le spiagge.

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Il Tamil Nadu è una terra forte, abitata da indiani orgogliosi della propria cultura millenaria e attaccati alla terra d’origine. Una terra dalle tinte accese che vi invita alla scoperta. Non ci sono compromessi: il caldo, l’umidità, il sovraffollamento, gli onnipresenti cartelloni con gli occhialuti “divi” della politica vi soffocano tanto quanto i tesori architettonici, i maestosi e misteriosi templi, le forme d’arte, i riti, gli sguardi intensi vi elevano.

Vi proponiamo in questo post un itinerario ad anello per muovere i primi passi in Tamil Nadu, partendo dalla capitale caotica e congestionata, immergendovi nell’entroterra e nel mistero dei templi secolari pregni di una spiritualità mai interrotta per arrivare di nuovo al mare, nella tranquilla Pondicherry che rassicura per la sua atmosfera francese. Si conclude tornando indietro nel tempo, a quando i primi re sperimentarono con la religione e l’architettura edificando i primi templi in pietra a Mahabilipuram..
 

 


Chennai di oggi, Madras di ieri

Chennai è la quarta grande metropoli dell’India, con una popolazione crescente e una continua espansione urbanistica. Qua gli inglesi fondarono la loro prima colonia alla fine del seicento, lo spirito commerciale rimane intatto nei numerosi mercati e centri commerciali odierni.

Da vedere: Un giro (anche in macchina) nella zona delFort St. George edificato dagli inglesi (di cui rimane poco), con una visita all’High Court in stile indo-saraceno.
I palazzi coloniali di Victoria Memorial road e la stazione centrale in stile gotico.
In Egmore non perdetevi il museo archeologico (all’interno del Government Museum Complex) con un’ottima collezione di bronzi e statue.
Se siete mossi da spirito cristiano salita sulla bassa collina dove si dice sia morto san Tommaso e non dimenticate di visitare la piccola chiesetta della Luce (ancora nello stesso stile portoghese in cui venne costruita nel 1516) e in basso la basilica di Santhome.
Ma la zona più piacevole della città è per noi Marina, la spiaggia con la lunga promenade su cui passeggiare durante il tramonto, magari dopo avere visitato la curiosa Ice house –oggi Vivekananda Ilam- costruita nel 1842 per conservare il ghiaccio importato dall’america!

Da fare: Chennai è ricca di eventi culturali, musica classica e danza in particolare. Se la visitate a dicembre-gennaio non perdetevi la Stagione Musicale

Permanenza: 1-2 giorni

 


Chennai di oggi, Madras di ieri

Piccola cittadina puntellata da templi per tutti i gusti e gli interessi. Un tempo Kanchipuram fu un importante centro religioso e spirituale. Le varie epoche hanno lasciato tanti gopuram, una ricca attività rituale e una famosa tradizione di produzione di sari di seta. Se vi piacciono i miti e le leggende della mitologia hindu, qua ne potete fare una scorpacciata.

Da vedere: Kailashnath temple, il più antico e fra i primi edifici religiosi costruiti in pietra in Tamil Nadu –un gioiello per gli amanti della storia dell’arte. Il Kamakshi Temple, uno dei templi più sacri alla dea di tutta l’India e l’Ekambareswarar Temple, che custodisce tra le sue mura e torri asimmetriche un albero di mango vecchio di 3500 anni –così si dice. Evitate di arrivare ai templi tra mezzogiorno e le cinque perché è l’ora del riposo pomeridiano degli dei.

Permanenza: 1 giorno

 


Tiruvannamalai, la sacra

La collina Arunachala che si profila davanti ai vostri occhi nel mezzo della pianura è il ricordo della prima manifestazione del dio Shiva nella forma di Linga (abbiamo raccontato la storia in Si racconta a Shivaratri). Per questo motivo a Tiruvannamalai ci sono numerosi templi e centinaia di santoni e devoti camminano a piedi tutto attorno la collina per 14 chilometri di circumnavigazione.
A noi occidentali viene invece voglia di salire in cima, per ammirare il tramonto sul grosso complesso templare dedicato a Shiva in fondo. Prima di noi un famoso maestro, Sri Ramana Maharshi, ascese il monte e si fermò a meditare in una grotta, nel ventre della terra per vent’anni. In Tiruvannamalai c’è il suo ashrama aperto a chiunque voglia meditare e dedicarsi allo spirito.

Da vedere: il tempio di Arunachaleshwar dedicato allo Shiva di fuoco, molto vasto da girare in tranquillità; Sri Ramanasrama ashram, fondato dai discepoli del guru, attira oggi persone da tutto il mondo, di giorno vi potete entrare per meditare, seguire le preghiere e leggere i libri della biblioteca liberamente, ma per pernottarvi dovete scrivere e chiedere il permesso con tre mesi di anticipo. Nelle notti di luna piena arrivano a migliaia a fare il pellegrinaggio attorno al monte e fare offerte nel tempio, un buon momento per osservare la religiosità dell’India.

Nelle vicinanze: a una quarantina di chilomentri c’è Gingee, ovvero una fortezza diroccata che sovrasta da un irto monte la bellissima campagna sottostante verde di riso e grigia di rocce. Salire al forte è una bella scarpinata su gradini di pietra che passano attraverso numerose porte – nella tipica architettura dei forti indiani che ricorda un po’ lo stile della grande muraglia cinese.

Permanenza
: 1-2 giorni

 


Pondicherry, vous parlez français?

Ritorniamo verso il mare, il golfo del Bengala. Atmosfera da estate e pulite strade alberate, con bar che servono birra e tisane ci accolgono facendoci per un attimo dubitare di essere ancora in India. Pondicherry ( o Puducherry) fu una delle colonie francesi, liberata solo nel 1954.
In realtà è solo la parte francese di Pondicherry, quella oltre il canale che la divide dalla Ville Noir (così chiamata la vecchia cittadina indiana dai colonizzatori francesi), ad avere edifici in stile europeo.

Qua si viene in prevalenza per rilassarsi, mangiare senza tante spezie, passeggiare in Beach road, incontrare altri stranieri o ritirarsi nei resort sulla spiaggia.
Oppure per fare yoga e mediare nel villaggio globale che è Auroville, un verdeggiante ed ecologico sogno di un filosofo diventato realtà e maturato con il tempo.

Da vedere: la Promenade con la statua di Gandhi, l’ashram di Aurobindo, il mercato dei fiori.

Permanenza: 1-2 giorni

 


Mahabalipuram, dove lo spirito si fece roccia

Un’assonnata cittadina sulla costa occidentale, battuta dalle onde del mare, Mahabalipuram o Mamallapuram è un gioello d’arte. Le prime sperimentazioni di architettura templare avvennero misteriosamente qua (per saperne di più si legga L’enigma di Mamallapuram), durante il regno dei Pallava.

E’ bello stare a Mahabalipuram anche se non andate matti per l’archeologia, le albe sulla spiaggia, le tranquille passeggiate nei dintorni vi faranno venire voglia di allungare la vacanza. La tradizione scultorea, come quasi tutto in India, si è tramandata da una generazione all’altra fino ai giorni nostri: le giornate qua sono scandite dal martellare degli scalpelli. Chiunque voglia cimentarsi troverà senza problemi una casa amica disposta a spartire la conoscenza.

Da vedere: il grosso monolite conosciuto come La discesa del Gange o La penitenza di Arjuna- con una bellissima famiglia di elefanti e un gatto che finge di essere diventato vegetariano per ingannare i topi- e tutto il parco archeologico dei templi scavati nella roccia; lungo il mare il complesso dei Cinque ratha, ovvero tempi scavati nella roccia che simulano quelli costruiti in blocchi e lo Sea Shore temple, il primo complesso templare costruito in pietra, antenato dei grossi templi di Madurai e Trichi.

Permanenza
: 2 giorni

 


Pillole per il viaggio:

Abbiamo pensato a questo itinerario considerando di avere a disposizione un veicolo privato. Se volete muovermi con i mezzi pubblici si può fare, ma non ci sono connessioni dirette e dovrete cambiare autobus per andare da Kanchipuram a Tiruvannamalai (vi conviene considerare di tornare a Chennai).
Da Tiruvannamali a Pondicherry ci sono autobus diretti o dovete cambiare a Villapuram.
Da Pondicherry a Mahabalipuram in autobus ci vogliono circa due ore, lo stesso tempo per andare a Chennai).

Il treno connette solo Chennai a Pondicherry.

Tempo (minimo) stimato: 7-8 giorni

Crediti

Sadhu, Tirunavannamali per la cortesia di Melinda Fodor

Chennai by Darshan Simha, Kanchipuram by Mckay sSavage, Pondicherry by Soham Banerjee, 

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Mahabalipuram by NIgel's Europe & Beyond

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