Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

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Feste

Guru purnima: Grazie maestro!

Buona festa a tutti i maestri del passato, del presente e del futuro.

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Oggi l’India celebra Guru purnima (o poornima) in onore dei maestri, di qualsiasi tipo, siano essi guru spirituali, artistici o accademici.


In India guru è colui che dissolve l’oscurità, mostrando la luce. In campo esoterico la luce della verità assoluta, della conoscenza suprema. In campo accademico la luce del sapere.
Il maestro, colui che insegna, gode di grande rispetto. La conoscenza è sacra e coloro che si impegnano a diffonderla godono di buona fama.

La riverenza in parte si spiega storicamente: fino a poco tempo fa ricevere un’educazione era un privilegio riservato a pochi, la conoscenza era considerata un bene preziosissimo, trasmessa prevalentemente per via orale da una generazione all’altra.
La venerazione del guru è una tradizione antica, citata già nei testi più lontani nel tempo. Grazie alla deferenza che spetta ai maestri, la disciplina in classe è normalmente assicurata e gli insegnanti hanno vita più facile che in occidente. Ve ne accorgete subito dall'ammirazione che leggete nello sguardo delle persone a cui dite di essere insegnanti.


Prima dell'introduzione del sistema scolastico inglese, nel subcontinente indiano l’insegnamento passava attraverso il gurukul, dove lo studente veniva completamente immerso nell’ambiente di apprendimento. Dopo essere stato accettato come studente, il discepolo viveva con il maestro, lontano dalla famiglia ed era istruito attraverso lo studio teorico dei testi e con attività pratiche sia intellettuali che fisiche -Un po’ come Karatekid, passatemi la banalità, che impara a combattere pennellando la staccionata.
La relazione tra maestro e discepolo era basata sul rispetto e la devozione, che cresceva con il passare degli anni e la constatazione della saggezza e preparazione del guru. Alla fine del percorso di apprendimento, che durava diversi anni, lo studente aveva imparato ad amare così tanto il proprio guru da considerarlo alla stregua di un dio. In suo onore ogni anno in occasione delle festa di Guru Prunima offriva una particolare puja (venerazione) al maestro ed esprimeva tutta la sua gratitudine.


Oggi la guru puja si celebra nei templi, con offerte di fiori e incenso ai propri precettori spirituali, sia quelli viventi che quelli divini. Nelle scuole gli studenti indiani ringraziano gli insegnanti, presenti e passati pensando con rispetto a loro ed esprimendo gratitudine in funzioni pubbliche.

Secondo la mitologia il Guru primordiale, Adi Guru, proprio nel giorno di luna piena Guru purnima iniziò a insegnare ai sette saggi, i saptarishi, dando la possibilità all’umanità di evolvere spiritualmente ed espandere la propria consapevolezza. Essere accettato da un maestro non è una passeggiata. I sette rishi dovettero attendere pazientemente 84 anni prima di ricevere la grazia dell’insegnamento.

Ancora oggi, nel mondo della musica, della danza e in generale in tutti gli ambiti di conoscenza tradizionale, il maestro prima di iniziare davvero a insegnare mette alla prova gli studenti. Imparare è un privilegio da non sottovalutare, da prendere con la massima determinazione e corretteza morale.
Solo una reale sete di conoscenza porta all’acquisizione del sapere, con costanza e gratitudine che si rinnova di anno in anno in occasione del rito di Guru purnima.


Chiudete gli occhi e pensate con riconoscenza ai maestri e alle maestre delle vostra vita. Che la voglia di imparare sia sempre con noi.

 

Nota: I guru mitologici più famosi in India e maggioremente ricordati durante questa festa sono:

Vyasa -a cui si deve il Mahabharata, l'enorme poema epico con tutto lo scibile umano e la suddivisione del Veda in quattro libri

Dronacharya -il maestro di Arjuna, grande guerriero e eroe della Bhagavad Gita

Vasishta rishi -uno dei sette riskhi e maestro del dio Rama

Krishna -il dio ottavo avatar di Vishnu che nella Bhagavad Gita insegna la verità del karma yoga ad Arjuna

Valmiki -autore mitico del Ramayana

Vishvamitra -creatore del Gayathry mantra, che se cantanto con devozione disperde le tenebre dell'ignoranza

 

Crediti

Foto in copertina di By Debanjon (Own work) [CC BY-SA 4.0]

Akbar, Tansen visit Swami Haridas di autore sconosciuto, miniatura in stile Rajasthan [Public domain]


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