Il primo giorno in Kerala ho preso un traghetto da Ernakulam e sono arrivata sull’isola di Fort Kochi e mi è giunto il primo segno che in questa terra sarei stata felice: il profumo delle banane fritte proveniente da un bugigattolo del chaya (tè indiano con latte).
Localmente chiamate ethakka appam o pazham pori, le frittelle di banane (banana fry in inglese) sono semplici, gialle delizie.
Metafora perfetta del Kerala, una terra piena di dolcezza e semplicità, dove le banane sono di ogni misura e colore e abbondanti in qualsiasi stagione. Le pazham pori sono un’istituzione in Kerala, lo spuntino ideale da gustare con il tè o il caffè –quando escono fumanti dai pentoloni di olio bollente, avvolte di carta di giornale che ne assorbe l’olio in eccesso sono pura estasi da assaporare nell’atmosfera popolare dei chioschi attorno ai quali si raccoglie una piccola folla di merendisti in vena di chiacchiere.
Il colore giallo delle frittelle è dato dalla curcuma che viene aggiunta all’impasto. La curcuma è il solo ingrediente che potreste avere qualche difficoltà a trovare in Italia, per il resto le pazham pori si possono preparare velocemente in qualsiasi giorno dell’anno, a patto di trovare delle banane decenti.
Segnatevi questa semplice ricetta, sperimentate un poco con gli ingredienti per trovare la giusta formula per i vostri palati e potreste diventare un porto di mare che attira amici per uno spuntino, preparate anche un chaya e la vostra casa si trasformerà in un piccolo Kerala oltre mare.
Ingredienti
• Banane mature, non troppo molli (in Kerala si usano le Yetthakka, ovvero banane grandi dalla polpa densa)
• Una tazza di farina 00
• Un cucchiaio di farina di riso
• Un cucchiaio di zucchero
• Un pizzico di curcuma in polvere
• Acqua (circa ¾ di una tazza)
• Sale
• Olio per friggere
Preparazione
1) Pelate e tagliate per lungo le banane in due fette.
2) In una terrina unite la farina, la farina di riso, lo zucchero, la curcuma, un pizzico di sale e l’acqua mescolando bene fino a ottenere un composto liscio, omogeneo e denso.
3) In una padella per friggere scaldate l’olio (la temperatura ideale per la cottura si aggira attorno ai 180°C. In Kerala l’olio preferito è quello di cocco, dal sapore molto intenso)
4) Passate le fette di banana nella pastella, devono essere completamente ricoperte.
5) Dorate le banane nell’olio bollente su ambo i lati
6) Eliminate l’olio in eccesso ponendo le frittelle su carta assorbente da cucina.
7) Servite calde con una tazza di chaya
Inoltre...
• In Kerala si usa la farina maida, ovvero la farina per tutti gli usi, molto simile alla nostra farina 00. Potete sostituirla con una farina integrale per rendere le frittelle più facilmente digeribili (qua spesso a casa le mamme le preparano con l’atta, affine alla nostra farina di grano duro).
• Al posto della farina di riso potete anche usare la semolina, per pazham pori ancora più croccanti
• A me personalmente piacciono le frittelle gialle come il sole, quindi aggiungo un pizzico in più di curcuma in polvere
• Lo zucchero può essere ridotto al minimo se le banane sono mature e dolci, o sostituito con zucchero di canna o dolcificante.
• Se volete un gusto maggiormente esotico, passate le fette di banana nel cocco grattato prima di ricoprire con la pastella.
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