Kamasutra: esiste qualcuno che non ne abbia sentito parlare? La sola parola è intrigante ed evoca curiosità; l’equazione kamasutra=sesso è immediata e l’argomento di conseguenza interessante.
Il Kamasutra è il trattato sull’arte erotica composto da Vatsyayana nel III d.C, un condensato del sapere di un’antica società che inseguì il desiderio,nelle sue manifestazioni e sfumature, alla ricerca dell’estasi sensuale. Tra le pagine si incontrano amori leciti e illeciti, consigli di seduzione, suggerimenti a mogli, mariti e cortigiane, indicazioni su come iniziare o troncare relazioni, regole di galateo...e posizioni erotiche.
Oggi il nome kamasutra-all’epoca della composizione non esisteva ancora il copyright- è usato e abusato per indicare e promuovere prodotti che abbiano a che fare con il sensi (cioccolatini e stampi per prepararli compresi), anche se soprattutto consigli e manuali sessuali. Per l’India contemporanea è un marchio in più nel pacchetto India-tutto-compreso proposto ai viaggiatori. Poi si prende un aero, si atterra, si comincia a girare, ci si guarda attorno in qualche modo cercando di orientarsi con la mappa delle conoscenze pregresse e degli stereotipi debitamente confezionati, ma del Kamasutra sembra non essere rimasta traccia nella vita comune.
Molteplici edizioni in varie lingue del libro Kamasutra- integrali o parziali, illustrate e patinate- sono una facile conquista in esposizione nelle principali librerie. Rappresentazioni di amanti in pietra, le più famose sulle mura esterne dei templi di Khajuraho, sono disseminate qua e là in tutta l’India.
Il Kamasutra oggi in India è ridotto alle tante e fantasiose posizioni dell’amore carnale, un manuale poco pratico di immagini scolpite da osservare in viaggio di nozze. Tutte rigorosamente legittimate dalla patente dei secoli passati e dalla lingua in cui vennero descritte, il sanscrito, idioma della cultura alta e sacra.
Perchè invece nel presente il sesso è tabù, il buongusto vieta persino le tenere carezze tra innamorati in pubblico e meno si parla di sesso, meglio è. Che si faccia naturalmente, ma al chiuso del talamo nunziale o illecitamente sotto coperte di incognito. L’India oggi declina la passione in favore dell’ordine sociale, reprimendo impulsi e soffocando gli slanci del corpo e del cuore.
Com’è nato e perchè il Kamasutra, proprio in questa terra?
Nella cultura hindu classica l’essere umano deve perseguire la propria armonica realizzazione, senza trascurare alcun aspetto della vita terrena; è quindi prescritto che ricerchi tre obiettivi: artha (il benessere, sia fisico che economico), kama (il desiderio, il piacere e la sua fruizione) e il dharma (il senso etico che regola il godimento del benessere e del piacere). Sull’artha è stato scritto l’Athasastra di Kautilya ovvero un trattato di arte politica, sul dharma la Manusmirti ossia il Codice di Manu e sul desiderio il celebre Kamasutra.
Il Kamasutra tratta dell’arte di vivere, trovare un compagno, sposarsi, ricercare il piacere sessuale vivendo consapevolmente la propria sessualità. Nel III d.C vi era in India una forte tensione verso l’ascetismo e la negazione delle esperienze dei sensi – nel buddismo all’epoca influente il dio del desiderio era chiamato Mara, distruzione. Vastyayana scrisse il Kamasutra per liberare l’eros dalla mera funzionalità del sesso a scopi riproduttivi e, contemporaneamente, affrancarlo dall’istinto animalesco: piacere e desiderio devono andare a scuola, nel sesso la natura ha bisogno di cultura per armonizzare le diverse forze della sessualità umana e raggiungere l’estasi.
L’educazione erotica è divisa in sette capitoli:
1) Disquisizione sulla necessità di imparare l’arte dell’amore (comprese le attività correlate come cantare, danzare ecc.)
2) Istruzioni su come fare l’amore, descrizione delle varie posizioni, dei baci e delle carezze.
3) Come conquistare una donna e tecniche di corteggiamento (al marito si consiglia di aspettare tre notti prima di fare sesso in modo di capire i sentimenti della neo moglie, guadagnarsi la sua fiducia e conquistarne l’amore - il piacere della donna nell’amplesso è considerato fondamentale per una buona unione carnale, una grande rivoluzione in una società patriarcale)
4) Come deve comportarsi una moglie
5) Come conquistare le mogli altrui o come ingannare i mariti
6) Sul mondo delle cortigiane
7) Afrodisiaci
Il trattato era rivolto alle classi alte e colte-i poveri non sapevano leggere e non avevano tempo e spazio per i piacerei raffinati della carne - e getta luce sulla vita dell’epoca, molto distante nel tempo e non solo da quella odierna. Gli istinti rimangono invece gli stessi, anche se repressi o volgarmente svenduti.
Se vivesse ora Vastyayana deciderebbe ancora di scrivere il Kamasutra?
Per i più curiosi: Kamasutra, W. Doniger e Kakar.
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