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A Parassini un dio ribelle danza il Theyyam

Nel tempio di Muthappan, vicino a Kannur (Kerala) ogni mattina e ogni sera si assiste al rituale del Theyyam e si offre il cibo consacrato ai cani, amati dal dio.

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Nel nord del Kerala, vicino a un fiume imperioso c’è un tempio dove ogni giorno s’inscena il Theyyam, un rituale di venerazione in cui uomini vengono posseduti dalle divinità e danzano. Il Signore del tempio è Muthappan, un dio locale del nord del Kerala e nel sud del Karnataka.

Non è il solo tempio interessante della regione, ma il Parassinikadavu, a circa 16 km da Kannur, è speciale.

Prima di tutto perché non vi sentite respinti, non ci sono restrizioni di casta, razza, religione e provenienza. Il dio accoglie tutti, senza distinzioni – ed è un piacere dopo che molti altri tempi in Kerala vi hanno rifiutato con un cartello di "Divieto di ingresso ai non hindu" facendovi capire cosa prova il vostro cane quando andate al supermercato lasciandolo fuori.


Per inciso, Muthappan ama i cani. Si dice che tempo fa, quando molti dei cani che vivevano all’interno della struttura furono allontanati, il dio si adirò e si rifiutò presenziare ai riti –niente possessione, niente benedizione. Solo quando i cani furono riportati, tutto tornò alla normalità.


Muthappan è popolare per la sua magnanimità, ogni giorno ascolta paziente le preghiere di tutti i devoti che giungono al tempio e li rassicura con la propria benedizione. Non in senso metaforico, nel kavu (santuario) di Parassini ogni mattina e ogni sera, di tutti i giorni dell’anno, si celebra un Theyyam (una danza rituale) in cui i danzatori nei panni delle divinità interagiscono con i fedeli


Anche il mito del dio è pervaso di sincretismo e egualitarismo.
Muthappan, una manifestazione di Shiva e Vishnu, compare sulla terra come orfanello abbandonato lungo il fiume. Una ninfa, moglie di un sacerdote brahmano, lo trova e lo adotta, felice di vedere realizzato il desiderio di maternità.
Già nella prima infanzia però il bambino dimostra il proprio spirito indomito e ribelle, causando molti problemi alla famiglia. Per essere un buon brahmano ed essere accetato dalla società, Muthappan dovrebbe astenersi dal contatto con persone di casta bassa, non mangiare carne e non bere alcolici. Invece il dio si circonda di ogni sorta di ragazzi, con arco e frecce caccia nella foresta e cucina la selvaggina per se stesso e tutti i bisognosi dei paraggi…e non disdegna il toddy, il liquore locale ricavato dalle palme di cocco. Il padre, temendo di essere ostracizzato, decide di cacciarlo di casa. Muthappan gli si manifesta nella sua forma infinita, rivelando la sua vera natura divina, guadagnandosi così il suo primo devoto.


Muthappan però deve comunque allontanarsi dal paese natale per seguire il proprio destino di soccorritore dei poveri e bisognosi Per un po’ risiede nella foresta, non sentendo (come il dio Shiva) il bisogno di mettere su casa. Spronato dal senso del dovere, un giorno scocca una freccia che cadendo indica il luogo adatto alla sua dimora. La freccia cadde dove ora sorge l’altare del tempio di Parassini, lungo il fiume.


Si racconta che fu un cane ad aiutare Muthappan a trovare il luogo dove cadde la freccia, per cui i cani sono benvenuti nel tempio. Nel sistema di regole di purezza hindu, i cani sono considerati sporchi, ogni contatto deve essere evitato. Forse per questo piacciono a Muthappan, un dio ribelle che non rispetta le regole della società.


Muthappan significa Nonno. Nelle spoglie di un vecchio Muthappan si arrampicò un giorno su una palma per bere il liquore di cocco. Quando il padrone della pianta lo vide si apprestò a ferirlo con una freccia, ma non fece in tempo a tirare l’arco che cadde a terra morto. Giunse la moglie, vedendolo a terra cominciò a disperare e scrogendo un vecchio sulla pianta gridò “Nonno aiutami!”. Il dio Muthappan – il Nonno- non se lo fece ripetere, immediatamente rianimò l’uomo e da quel giorno il toddy non manca mai nelle offerte che gli si presentano al tempio.


Templi dedicati al dio Muthappan si trovano nella regione settentrionale del Kerala, ma solo nel Parassini Kavu il Theyyam è annuale, non è stagionale come altrove (la stagione del Theyyam va da ottobre e maggio).


Il primo Theyyam è la mattina dalle 5:45 alle 8. Davanti al kavu, un piccolo tempietto di legno colorato di rosso, giallo e bianco, danzano Muthappan (il vecchio) e Thiruvappan (il giovane), due forme della stessa divinità. Il secondo theyyam è alla sera verso le 6:30.
Chiunque può assistere e anche interagire, ma preparatevi a diventare parte di una folla di fedeli che spintonano senza sosta e motivo. Vi consiglio di aspettare sulle piattaforme rialzate, quando vedete che il flusso di gente diminuisce avvicinatevi. Le danze interrompono le sezioni interattive con la gente, senza un programma predefinito. Non si possono fare foto o riprese all’interno della struttura, in compenso potete dormire gratuitamente nella guesthouse e mangiare il pranzo che è cucinato ogni giorno per i pellegrini.

 

Crediti immagini

Muthappan (cover) by Sajin at en.wikipedia [CC BY-SA 2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5)],

Muthappan and Thiruappan By Sajith7775 (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons

Parassinikadavu By Vinayaraj (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Muthappan as Lord Vishnu by C. Senger [CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)]

Offering by Fozylet [CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)]


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