Un’India ecosostenibile?
"L'India è potenzialmente un enorme mercato per la produzione di tecnologie solari e può essere anche una base competitiva per la produzione di energia da fornire ad altri paesi": queste le parole pronunciate da Manmohan Singh, primo ministro indiano, davanti ai rappresentanti di oltre 20 Paesi riuniti per il quarto incontro ministeriale sull'energia pulita. Con 300 giorni di sole l'anno di media, l'India potrebbe infatti puntare sull'energia solare per rispondere al suo fabbisogno energetico, sviluppare fonti di energia alternative per alimentare la sua crescita economica ed abbandonare le sue centrali elettriche a carbone, estremamente inquinanti. Un’idea ambiziosa, che potrebbe compensare la penuria di risorse energetiche e riqualificare l’India come Paese sensibile alle tematiche ambientali.

Esplosione a Bangalore: allarme terrorismo.
Una forte esplosione è avvenuta negli scorsi giorni a Bangalore, uno dei poli informatici
del sud dell’India. Secondo quanto riferito dal viceministro degli Interni RPN Singh ai giornalisti, la deflagrazione, che ha causato 13 feriti, potrebbe essere identificata come un attacco terroristico. L’area dell’esplosione -nei pressi dell'ufficio del Bjp competente per lo stato del Karnataka, dove volontari del partito erano impegnati a presentare le candidature per le elezioni locali di maggio- è stata chiusa al pubblico per permettere agli investigatori di raccogliere indizi utili a risalire alla natura dell'ordigno.

L’ultima parola ai nativi!
Negli scorsi giorni abbiamo appreso che la Corte suprema dell'India, con una sentenza di portata storica che riconosce i diritti dei popoli nativi, ha stabilito che gli adivasi (termine col quale vengono indicati gli appartenenti ai popoli tribali indigeni indiani) avranno la decisione finale su una miniera di bauxite britannica che avrebbe dovuto divenire operativa su 670 ettari di terreno delle colline di Niyamgiri, nello stato di Orissa. Le decisioni dei nativi –che considerano sacre queste terre tradizionali- dovranno essere comunicate entro tre mesi al ministero dell'Ambiente e delle Foreste.

Innocenza rubata
Su ansa.it  leggiamo una notizia che avremmo preferito non comunicarvi. Secondo quanto diffuso da fonti locali, una bimba di cinque anni sarebbe stata ritrovata in fin di vita dopo essere stata brutalmente violentata e mutilata a New Delhi. La piccola era stata rapita dalla sua casa di Gandhi Nagar, nel sud est della capitale, per essere poi ritrovata dopo qualche giorno con i genitali mutilati e diverse ferite sul corpo. Al momento la piccola si trova in sala rianimazione in gravissime condizioni. Dopo aver interrogato i residenti della zona, gli investigatori sono alla ricerca di un sospetto che potrebbe essere un vicino di casa della famiglia scomparso dopo l'accaduto.

Mini ripercorre la via delle spezie
E chiudiamo la rassegna con una notizia dal mondo economico. Su corriere.it apprendiamo che, dopo aver aperto cinque punti vendita in India nel 2012, Mini si starebbe preparando ad un vero e proprio sbarco industriale nel subcontinente. Il primo polo che verrà attivato sarà la fabbrica di proprietà BMW a Chennai, l’ex Madras, dove verrà avviata la produzione con la Countryman. I motivi della scelta? Il mercato indiano si è rivelato da subito un investimento promettente per il brand anglo-tedesco: nel 2012 Mini ha infatti venduto 302 vetture in India e aperto concessionarie a Delhi, Mumbai, Hyderabad e Bangalore.