Gruppo Zenit è stata una fra le prime aziende italiane di Information Technology a collaborare quotidianamente con l'avanguardia tecnologica del subcontinente indiano. Da questo rapporto è nato un magazine dedicato a chi vuole orientarsi fra gli usi e i costumi di un Paese ricco di storia e di cultura, di contraddizioni e di opportunità di sviluppo e dove tutto, dal passato al futuro, è sempre presente. Un Paese da scoprire visitandolo, lavorandoci o anche soltanto leggendo le storie e i suggerimenti che abbiamo raggruppato per voi in sei categorie che faciliteranno la ricerca e la consultazione:

ABOUTINDIA
E' IL MAGAZINE DI GRUPPO ZENIT

STORIE, CONOSCENZE, ESPERIENZE

NATE DALLA COLLABORAZIONE QUOTIDIANA

FRA DUE CULTURE.

THE OCHRE BEACH

L’OASI PERFETTA PER SOGGIORNARE E IMMERGERSI

NELL’AUTENTICITÀ DELL’INDIA, DOVERE VIVERE I COLORI, I SAPORI,

LA MUSICA E L’OSPITALITÀ DEL KERALA E DELLE SUE MERAVIGLIE.

Luoghi, monumenti, alberghi e mezzi di trasporto
Dal cibo ai costumi, tutto quello che fa India
Eventi e festival in India e in Italia
Storie, leggende e racconti da un Paese incantato
Numeri, notizie, curiosità dall' India
L'India vista dall'Italia
Cultura

Quando l'India ti sfida

Non sempre in India con la gentilezza e la tenerezza si ottengono i risultati sperati, ogni tanto un po' di polso e un tocco di sfrontatezza facilitano la vita...

Image

Timidezza e generosità di cuore in India potrebbero causarvi qualche complicazione. Gli indiano sono gentili, non sono esageratamente opportunisti e malintenzionati, ma hanno un fascino particolare per la forza di carattere e rispettano con maggior facilità chi ne sia provvisto.
Non abbiate timore di chiedere con fermezza cosa vi spetta –senza cadere nell’opposto e pretendere cosa in realtà non è un diritto. Se non lo fate forse non l’otterrete e tornerete a casa con un velo di disappunto (o se in India ci vivete a lungo potreste persino cominciare a provare malsano rancore e amarezza per il paese). Chi riesce a essere ardito e moderatamente sfrontato ha vita più facile e credo che si diverta di più.
L’India è a volte difficile, quasi spietata: viaggiando bisogna per forza fare i conti con questo aspetto meno rassicurante del paese, affrontare la realtà così come si presenta per capirne le regole e accettarne le sfide.


E’ risaputo, per esempio, che per ottenere un prezzo giusto occorre contrattare. La timidezza potrebbe farvi passare la voglia di comprare e trasformare ogni acquisto in una battaglia. Abbassare il prezzo all’inverosimile è parte del gioco –il negoziante non ha alcuna riserva nel chiedere molto più del dovuto e, anche se sarà felice di incassare la cifra richiesta senza discussioni, eliminare la contrattazione è togliere il sale della vendita.


La gerarchia sociale e i ruoli nel lavoro impongono alcuni comportamenti che a noi occidentali sembrano esageratamente autoritari e talvolta irrispettosi. I primi tempi come ospite presso una famiglia indiana ero stata negativamente colpita dal modo in cui la mamma di casa si rivolgeva al ragazzo che si occupava di fare la spesa e di alcuni lavori domestici. Ancora oggi Sanjay, l’allora ragazzo, vive con la famiglia che mi ospitava, che per permettergli di vivere con moglie e figli ha allargato la casa e tra Sanjay e i padroni di casa c’è affetto sincero –nonostante il tono duro delle comunicazioni.

In alcuni contesti (con gli autisti per esempio) bisogna sapere essere diretti, avere tono perentorio anche se si usano parole gentili e non avere paura di disturbare e chiedere con insistenza. Una bella fatica per chi non ama insistere, ma efficace.
Non occorre essere preptenti e fare la voce grossa, ma dimostrare di avere autorità- con le strategie che preferite. Ricompense economiche sono solitamente utili, relazioni di reciproca fiducia e stima appaganti.


La prima volta che sono entrata nell’aula di una scuola -di un’organizzazione che lavorava con bambini disagiati- mi hanno dato in dotazione una sottile canna di bambù, non da usare sulle mani degli scolari indisciplinati ma come simbolo di potere per ottenere silenzio e controllo. Devo ammettere che ho faticato parecchio a gestire la situazione senza usarla.


In tutto il mondo il rispetto va conquistato, ma i mezzi sono diversi da cultura a cultura. L’India ama la forza, il leader carismatico che sa muovere le masse e le figure paterne che emanano sicurezza, comprensione e protezione. Esiste il mito del cakravartin, il sovrano assoluto; esiste una tradizione di arte politica di spietato cinismo (l’Arthashastra di Kautilya fa impallidire Il Principe di Machiavelli); esiste un’esplicita differenziazione degli uomini basata sulla professione, la posizione sociale e la casta.


Un’esperienza in India strappa molti veli culturali che ci appartengono, il paese ci pare spietato, richiede lotte contro noi stessi per adattarci. L’india non è più cattiva dell’Italia, ma su molte cose è meno delicata.
Un paese dal grande cuore, dove la gente sembra leggervi dentro al primo incontro, ma dove è inevitabile ricevere pugni nello stomaco; imporvi un po’ di sfacciataggine e sapere avere, all’esigenza, un po’ di polso, può aiutare.

 

Credito immagine

The face off! by Rajasri Mitra

Creative Commons License

This work is licensed under a Creative Commons Attribution 2.0 Generic License.

 


Warning: Undefined array key "HTTP_ACCEPT_LANGUAGE" in /var/www/www.aboutindia.it/public/pageRedirect.php on line 194

Deprecated: strpos(): Passing null to parameter #1 ($haystack) of type string is deprecated in /var/www/www.aboutindia.it/public/pageRedirect.php on line 195