Domani mattina qua in Kerala si aprono i seggi elettorali che permettono ai cittadini della più grande democrazia del mondo di votare per le elezioni generali. Non tutta l’India vota nello stesso momento, i 28 Stati che formano la repubblica federale indiana hanno appuntamenti alle urne spalmate nel tempo: dal 7 aprile al 12 maggio. Domani è il giorno del Kerala.
Nel mio ufficio i colleghi che abitano lontano hanno già fatto le valige, pronti a prendere un treno o un autobus verso casa non appena si chiude stasera. Domani chi ha diritto al voto ha anche diritto a un giorno di ferie, per la precisione mezza giornata chi ha la residenza a Trivandrum e giornata piena per gli altri –e qualcuno ne approfitta per fare un ponte elettorale e stare a casa fino a lunedì (grandi le elezioni!). Scuole, uffici pubblici e la grandi ditte che lavorano a Technopark domani rimangono chiuse.
Come si vive nei giorni di campagna elettorale che precedono le elezioni in India? In Kerala, uno degli stati più politicizzati della nazione, sono stati giorni decisamente rumorosi e colorati. Ieri sera si è ufficialmente chiusa la campagna sonora, lasciando un giorno di silenzio per riflettere prima di votare. Credo non ci sia stato un metro di strada non battuta dalle jeep camuffate da carro-propaganda con grosse casse montate sul tetto (tre quella su cui ne ho contate di meno, otto quella più ad alto volume) che sparavano a decibel inverosimili discorsi registrati e canzoni di partito -adesso conosco a memoria la voce di Modi, riconosco a orecchio Sashi Taroor e ho quasi imparato il malayalam!
E poi c’erano le jeep trasformate in carri allegorici, come quelli che portano in processione le divinità durante i festival, solo che sul podio, con un sorriso da superstar e la mano alzata in saluto, c’erano i candidati locali. Non so cosa succeda altrove, ma qua la campagna elettorale –vista da un’esterna a digiuno di politica e impressionata dai fenomeni spettacolari più che dai contenuti politici (che si trovano nelle numerose pagine dedicate alle elezioni su tutti i giornali e le riviste)- sembra una festa di paese, con tanto di banda di tamburi e ingorghi di traffico. Naturalmente la città è tappezzata di poster, simboli dipinti a fresco sui muri liberi e bandierine che sventolano al vento.
Da ieri, oltre a essere scomparsi gli autoparlanti, sono scomparsi anche gli alcolici. Per direttiva del governo i votanti devono mantenersi lucidi e nel pieno delle cognizioni mentali per esercitare il proprio diritto di cittadini. Ovvero da ieri sera alle 18 fino all’11 mattina i negozi che vendono liquori (monopolio dello stato in India) rimangono chiusi. Una cosa è certa: venerdì ci saranno blocchi di traffico in prossimità di tutti i wine shop della città!
Frivole impressioni a parte, le elezioni politiche in India sono una cosa importante e presa con molta serietà. Ecco alcune curiosità per darvi un’idea della magnitudine dell’evento:
• Le elezioni generali sono ogni 5 anni
• I cittadini eleggono direttamente i propri rappresentanti al Lok Sabha (la camera bassa del parlamento)
• 543 i collegi elettorali
• 930 mila seggi elettorali
• 814.500.000 cittadini con diritto al voto (il più grande elettorato al mondo), di cui il 20% al primo voto.
• In queste elezioni si vota in 9 fasi, per 36 giorni (queste sono le elezioni più lunghe nella storia dell’India)
• I risultati saranno proclamati il 16 maggio
• 35 miliardi di rupie il costo delle elezioni (circa 422 milioni di euro)
• I seggi elettoriali sono all’interno di scuole o altri uffici pubblici e si tengono solitamente durante le vacanze estive (aprile-maggio)
• Ogni cittadino maggiorenne che si sia iscritto all’ambo elettorale ha diritto al voto (gli uffici per le iscrizioni chiudono durante il periodo della campagna elettorale).
• Per sicurezza gli scrutatori macchiano con uno speciale inchiostro nero l’unghia dell’indice di chi ha votato, per evitare doppi voti – la macchia persiste per 4-5 mesi.
• Il voto è elettronico, si usa la EVM (Electornic Voting Machine). EVM fu usata la prima volta nel 1981 durante un’elezione straordinaria in Kerala e nel 2004 per le elezioni generali.
• 1,4 milioni di EVM saranno usate in queste elezioni generali
• 2-3 ore il tempo richiesto per lo scrutinio dei voti in ogni seggio, contro le 30-40 della votazione con schede cartacee.
• I principali contendenti sono il National Democratic Alliance (NDA), lo United Progressive Alliance (UPA) e il Third Front.
• I due canditati a capo del parlamento sono Narendra Modi (Bharatiya Janata Party, NDA) e Rahul Gandhi, figlio di Sonia Gandhi (Congresso, UPA)
Nota: per maggiori informazioni sul quadro politico delle elezioni si veda il riassuntivo articolo di The Guardian
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