Il tempio d’oro dei Sikh di Amritsar è una destinazione che non riesco a immaginare possa deludere qualcuno. Lasciate fuori dalla porta d’ingresso la confusione della cittadina -di natura medioevale con strade strette e pullulanti di ogni attività umana e animale- e la polvere sporca tipica dei centri indiani, la mente si placa immediatamente e si sente il desiderio di meditare.
Sarà la forza dell’acqua della vasca sacra, o l’abbagliante lucentezza dell’oro delle cupole, o il candore del bianco marmo su cui risaltano i colori forti dei pellegrini assorti in preghiera. Entrati nel complesso del tempio d’oro si respira pulizia. Non è solo opera dei volontari con le scope –pulire è un modo per espiare i peccati.
La città di Amritsar prende il nome dalla vasca sacra, amrit sarovar (la pozza dell’ambrosia) costruita nel 1577. Si dice che la vasca fosse molto più antica, collocata strategicamente lungo una delle vie della seta più battute fin dall’antichità (oggi divenuta una delle arterie autostradali indiane, che collega Lahore –Pakistan, 15km- e Kolkata). E l’acqua è miracolosa, non solo purifica anima e corpo ma guarisce dalle malattie. Se ad attirarvi non è un’abluzione sacra potete sedere ai bordi della vasca a osservare i devoti o gli innumerevoli pesci che sguazzano incuranti degli umani (la pesca è assolutamente proibita).
Il tempio d’oro, il nome originario è Harmandir, si trova su un’isola artificiale collegata alla terra ferma da un passaggio coperto detto il ponte del Guru. Dall’altro lato c’è l’Akal Takht, un palazzo a più piani centro delle attività secolari della comunità sikh. Harmandir e Akal Takht sono complementari, la fede deve infatti uscire dal chiuso della preghiera individuale ed essere vissuta nella società. Ma i due edifici incarnano anche due aspetti contrastanti della religione: mentre nel centro spirituale s’inneggiano i canti del libro sacro, l’Adi Granth, che diffonde il messaggio di fratellanza universale, nella sede secolare il sesto Guru trasformò la religione in una setta guerriera, il khalsa.
Storicamente il sikhismo è stato fondato da Guru Nanak come movimento spirituale di sintesi per promuovere la pacifica convivenza delle religioni, ma a seguito di eventi politici ha esaltato l’idea di vendetta (contro i Moghul musulmani, nemici della fede).
Oggi entrambi gli aspetti coesistono all’interno del tempio d’oro. Nell’Harmandir, sul trono al centro della sala, si riafferma l’idea di un dio pieno di amore per tutti e si venera l’Adi Granth Sahib, il libro sacro dichiarato guida spirituale dal decimo e ultimo capo spirituale del sikhismo. Ci si sente benvoluti e abbracciati dalla sincera accoglienza dei sikh –pensate che c’è persino una cucina capace di sfamare migliaia di persone quotidianamente grazie al solo lavoro di volontari. Ma s’incontrano uomini dall’aspetto fiero nei turbanti colorati e con spade pronte, simbolicamente, a ferire.
Un museo con la storia dei sikh è collocato all’interno dell’Akal Takht, se volete approfondire la conoscenza della religione.
Il tempio d’oro è il centro più importante per i Sikh ed è aperto a tutti, senza alcuna discriminazione.
Per entrare basta togliersi le scarpe, coprirsi la testa e mettere via le sigarette che sono strettamente proibite in tutta l’area del complesso (d’altronde in India è ufficialmente proibito fumare per strada ovunque).
Meglio evitare la visita nelle ore più calde, al meno che non abbiate piedi di zinco per camminare sul marmo bollente.
La notte il fascino di questo tempio incantevole acquista ancora più profondità. La confusione diminuisce, le cupole si riflettono nell’acqua simile a uno specchio e alle 10 di notte una processione rituale accompagna il Guru Granth Sahib a riposare nell’Akal Takht, dove rimane fino alle 4 (o alle 5 nei giorni invernali) per poi tornare sul trono dell’Harmandir.
“Nessuno può comprendere Dio con la ragione, nemmeno se ragionasse per secoli” (Guru Nanak)
Come arrivare:
L’aeroporto di Amritsar (11 km) ha collegamenti diretti con Delhi, Chennai, Mumbai e Srinagar
Alla stazione ci sono treni da/per Delhi (455 km, dalle 7 alle 12 ore di viaggio), Mumbai e Kolkata.
Tags
Tutte le categorie
Nascosto nel cuore del Rajasthan, il Tempio Karni Mata, noto anche come il Tempio dei Topi, è uno dei luoghi più insoliti e affascinanti dell'India..
Pronti per un'avventura che vi lascerà senza fiato? Immaginatevi a bordo delle leggendarie Indian Railways, attraversando l'anima vibrante di un paese ricco di storie, colori e misteri.
Una storia dall'India antica sulla siccità, la pioggia e l’amore sensuale
Quando le montagne si coprono di un prato blu ovvero quando la pazienza è foriera di uno spettacolo raro!
Nell’ultimo mese la corte suprema ha cancellato due leggi di altri tempi
Viaggio tra i libri arrivati di fresco nella libreria DC Books di Trivandrum
I segreti musicali custoditi in alcuni dei templi più affascinanti dell’India meridionale
Un treno che non arriva e una stazione disinformata in un giorno di monsone in Kerala.
Viaggio tra le libreria dell’India - Crossword a Mumbai
SUMMERMELA è il festival di cultura e musica indiana organizzato dal 2013 a Roma.
Un piatto di leggera delizia amato dai bimbi di tutta l’India, e non solo da loro!
Il saggio Birbal da una lezione all’imperatore Akbar
Per i lettori viaggiatori, e per chi ama i viaggi ferroviari, ecco l'India vista dalla carrozza di un treno!
Il piccolo mago di Hogwarts ha avuto da ridire su una pellicola bollywoodiana
Tutto il mondo sa che le vacche sono sacre in India, ma nell’era della globalizzazione la realtà è - purtroppo - ben diversa!
Il loro prezioso servizio, attivo nelle strade di Mumbai dalla fine dell’800, non si ferma mai, neppure coi Monsoni!
I grandi numeri vanno di moda ultimamente, ma l’India ha i grandi numeri nel DNA! Scopriamoli tutti (o quasi)
Un festival elefantesco del Kerala
Jaipur è la capitale dello stato del Rajasthan e il City Palace è il cuore della reale città rosa.
La pacifica protesta ha raggiunto Mumbai dopo un lunga marcia di 6 giorni a piedi nudi lungo 180 chilometri
Love Commando, difensori delle mucche, bambini fumatori e nuovo standard tessile indiano
Viaggiare vuole sempre dire mangiare cosa offre la terra, in India mangiando chapati e affini si accede alla sua cultura
Due applicazioni per muoversi comodamente ed evitare frodi e contrattazioni
Tanti motivi per programmare un viaggio a Sanchi, la collina a 40 km da Bhopal dissiminata di momumenti buddhisti
Dal Kerala con furore la semplice ricetta per un frullato freddo che riscalda il cuore
Avete perso il festival River to River a Firenze? Niente paura, a Milano potete godervi il "best of"
Cercate una vacanza avventurosa? Niente parapendio, basta una qualunque strada in India!
Il principe Gohil trasforma il proprio palazzo in ostello per la comunità Lgbt, il ponte di Adamo che collega India e Sri Lanka è riemerso dalle acque oceaniche, americani che vanno in ospedale in India e la bimba prematura più piccola al mondo che torna a casa
Nell’anno appena passato l’Unesco ha incluso l’India nei suoi riconoscimenti per il valore del passato e gli sforzi di mantenere tradizioni e momumenti in vita nel presente.
Avere un numero di cellulare indiano mentre state viaggiando in India può rendervi la vita meno complicata e aiutarvi a risparmiare!