Kandisa, che potete ascoltare cliccando sull’immagine in copertina, è la canzone che gli Indian Ocean hanno dedicato al Kerala domenica scorsa in chiusura del loro concerto a Trivandrum in occasione del Kovalam Litterature Festival. Il programma è stato memorabile, per la viva partecipazione di un pubblico vario, dalle famiglie a giovani dai capelli lungi e look moderno e per il talento istrionico e musicale del gruppo che sa dare il massimo dal vivo. Jam section tra chitarra elettrica e tabla, basso che diventa strumento a percussione in dialogo con la batteria. Nessuna regola e la massima libertà d’improvvisazione per creare onde di musica che uniscono mondi e genti. Una serata di buona musica.
Kandisa è la resa musicale di un’antica preghiera aramaica. Rahul Ram, bassista-voce e intrattenitore, ha presentato il pezzo attribuendo la sua origine a un vecchio amico keralese che la canticchiava da bambino. Verosimile perché ancora oggi i cristiani siriani malabari del Kerala, discendenti dei primi ebrei cristiani giunti in India, si dice, con l’apostolo Tommaso, mantengono vivi riti centenari nella lingua parlata da Gesù.
Ma gli Indian Ocean non sono esattamente religiosi, sicuramente non mono-religiosi. La loro è una continua ricerca musicale che li porta dalle spiagge del sud alle montagne innevate del nord. Nell’omonimo album Kandisa (2000), che ha portato il gruppo al successo diventando uno degli album più amati della musica indiana contemporanea, c’è anche Hille le ispirata alle parole del poeta rivoluzionario Gorakh Pandey con i colori popolari del Bihar e Kaun che trasporta invece in Kashmir. Tutte le altre canzoni, quando hanno un testo, sono in hindi.
Discografia degli Indian Ocean:
Indian Ocean (1993)
Desert Rain (1997)
Kandisa (2000)
Jhini (2004) (coposto per il film SWARAJ—The Little Republic)
Black Friday (2004) (cper il fill Black Friday)
16/330 Khajoor Road (2010)
The Very Best of Indian Ocean (2012)
Immagini cortesemente da www.indianoceanmusic.com
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