Ore 17:15 di un qualunque sabato. Il semaforo rosso del passaggio a livello ci avverte che siamo arrivati in tempo. Le campane non smettono di diffondere il loro monito mentre le sbarre si abbassano lentamente, manovrate dalle mani esperte del ferroviere. Quante volte ripeterà gli stessi gesti nell’arco di una giornata? I miei pensieri sono interrotti dal fischio del treno: il Vivek Express si avvicina a velocità sostenuta al casello ferroviario.
In un momento di frastuono e spostamento d’aria la locomotiva morde le rotaie verso il futuro. Sfrecciano le carrozze blu, colore tipico delle ferrovie… ma questo non è un treno comune. U-no (cuccette di seconda classe); du-e; tre-e…. set-te, intravvedo passeggeri comodamente seduti nella carrozza con aria condizionata, cuccette a quattro posti; o-tto, a tre posti; no-ve, vagone ristorante; die-ci; un-dici… in coda al lombrico di acciaio le carrozze di seconda classe a sedere. Come faranno i passeggeri a stare seduti così a lungo? I volti delle persone sul treno mi interrogano. Ci sono famiglie, studenti, forse lavoratori che tornano a casa dai loro cari dopo mesi di assenza. Mi sembrano appartenere a un’altra realtà, colti in un momento di sospensione dalla vita quotidiana. Evanescenti figure che attraversano il mondo.
Ai loro occhi siamo noi le sagome senza consistenza che si materializzano in un secondo e poi svaniscono nel paesaggio che corre. Se le stazioni che in cui il Vivek Express riposa sono 54 e 615 quelle che attraversa, quanti saranno i passaggi a livello che taglia? Un’infinità d’ingorghi dal traffico caotico. Tanti volti diversi, accumunati dalla stessa polvere di binario ferroso e occhi distratti, curiosi o indifferenti nell’attesa. Dal ventre generoso del Vivek, il treno a più lunga percorrenza dell’India, i viaggiatori vedono sfilare il paese dai finestrini. Chilometro dopo chilometro, 4242 km in totale, scorrono i paesaggi: dalle campagne coltivate a riso del Tamil Nadu, alle distese di palme bagnate dai fiumi placidi del Kerala, su fino alle distese di tè dell’Assam che indicheranno l’avvicinarsi dell’ultima stazione del viaggio: Dibrugarh.
Il suono della campanella mi richiama al presente. Il Vivek è passato, delle sue diciotto carrozze non resta che una traccia di suono. Per giungere a destinazione impiegherà altri 4 giorni, se non ci sono ritardi 82 ore e 15 minuti dividono Kannyakumari, la stazione di partenza nell’estremità meridionale dell’India da Dibrugarh, l’arrivo in Assam. Nel tragitto saliranno e scenderanno persone, ci saranno incontri di uomini e donne di fedi, casta, costumi differenti, che parlano lingue e mangiano cibi diversi. Il treno: un’isola su rotaie che mescola e unisce chi sulla terra ferma si sarebbe incontrato a fatica. Solamente il prezzo del biglietto per le varie classi mantiene le distinzioni di ceto.
Le ferrovie indiane, nate nella metà del XIX secolo per permettere agli inglesi di spostare facilmente merci (soprattutto cotone) ed esercito attraverso il vasto territorio, sono da subito diventate veicolo di unione culturale, economica e sociale del paese. Il primo treno nel lontano 1853 compì un viaggio di appena 34 chilometri, da Mumbai a Thane. Nel marzo del 2011 la rete ferroviaria copriva 63.327 chilometri, con 114.000 chilometri di rotaie a tracciare il cammino per quasi 10.000 treni che quotidianamente trasportano una media di 30 milioni di persone tra 28 stati (Sikkim e Meghalaya sono gli unici territori a non avere connessione ferroviaria).
Il Vivek Express, battezzato con il nome del monaco errante Vikekananda Svami che all’inizio del secolo scorso percorse a piedi il paese da Calcutta a Kannyakumari, è stato inaugurato il 26 novembre 2011. Ogni settimana puntualmente attraversa il subcontinente e per pochi soldi trasporta chiunque abbia il tempo e la perseveranza di viaggiare placidamente verso la propria destinazione.
Se volete essere trasportati sul Vivek (noi non ci siamo ancora riusciti) potete provare con questi racconti di viaggio:
All aboard the Vivek Express e Tracking India
Tags
Tutte le categorie
Nascosto nel cuore del Rajasthan, il Tempio Karni Mata, noto anche come il Tempio dei Topi, è uno dei luoghi più insoliti e affascinanti dell'India..
Pronti per un'avventura che vi lascerà senza fiato? Immaginatevi a bordo delle leggendarie Indian Railways, attraversando l'anima vibrante di un paese ricco di storie, colori e misteri.
Una storia dall'India antica sulla siccità, la pioggia e l’amore sensuale
Quando le montagne si coprono di un prato blu ovvero quando la pazienza è foriera di uno spettacolo raro!
Nell’ultimo mese la corte suprema ha cancellato due leggi di altri tempi
Viaggio tra i libri arrivati di fresco nella libreria DC Books di Trivandrum
I segreti musicali custoditi in alcuni dei templi più affascinanti dell’India meridionale
Un treno che non arriva e una stazione disinformata in un giorno di monsone in Kerala.
Viaggio tra le libreria dell’India - Crossword a Mumbai
SUMMERMELA è il festival di cultura e musica indiana organizzato dal 2013 a Roma.
Un piatto di leggera delizia amato dai bimbi di tutta l’India, e non solo da loro!
Il saggio Birbal da una lezione all’imperatore Akbar
Per i lettori viaggiatori, e per chi ama i viaggi ferroviari, ecco l'India vista dalla carrozza di un treno!
Il piccolo mago di Hogwarts ha avuto da ridire su una pellicola bollywoodiana
Tutto il mondo sa che le vacche sono sacre in India, ma nell’era della globalizzazione la realtà è - purtroppo - ben diversa!
Il loro prezioso servizio, attivo nelle strade di Mumbai dalla fine dell’800, non si ferma mai, neppure coi Monsoni!
I grandi numeri vanno di moda ultimamente, ma l’India ha i grandi numeri nel DNA! Scopriamoli tutti (o quasi)
Un festival elefantesco del Kerala
Jaipur è la capitale dello stato del Rajasthan e il City Palace è il cuore della reale città rosa.
La pacifica protesta ha raggiunto Mumbai dopo un lunga marcia di 6 giorni a piedi nudi lungo 180 chilometri
Love Commando, difensori delle mucche, bambini fumatori e nuovo standard tessile indiano
Viaggiare vuole sempre dire mangiare cosa offre la terra, in India mangiando chapati e affini si accede alla sua cultura
Due applicazioni per muoversi comodamente ed evitare frodi e contrattazioni
Tanti motivi per programmare un viaggio a Sanchi, la collina a 40 km da Bhopal dissiminata di momumenti buddhisti
Dal Kerala con furore la semplice ricetta per un frullato freddo che riscalda il cuore
Avete perso il festival River to River a Firenze? Niente paura, a Milano potete godervi il "best of"
Cercate una vacanza avventurosa? Niente parapendio, basta una qualunque strada in India!
Il principe Gohil trasforma il proprio palazzo in ostello per la comunità Lgbt, il ponte di Adamo che collega India e Sri Lanka è riemerso dalle acque oceaniche, americani che vanno in ospedale in India e la bimba prematura più piccola al mondo che torna a casa
Nell’anno appena passato l’Unesco ha incluso l’India nei suoi riconoscimenti per il valore del passato e gli sforzi di mantenere tradizioni e momumenti in vita nel presente.
Avere un numero di cellulare indiano mentre state viaggiando in India può rendervi la vita meno complicata e aiutarvi a risparmiare!